In Sardegna il vigneto è parte integrante del paesaggio, presente quasi ovunque, dalle pianure più fertili vicino al mare sino all’alta collina e alle zone più interne. Un ruolo importante, quello della vitivinicoltura, in una regione dove la particolare conformazione orogenetica e territoriale consente produzioni enologiche di elevata qualità che in alcune aree raggiunge spesso l’eccellenza.
Altre risorseOsservatorio filiera vitivinicola
BovaleCol termine “Bovale” si individuano due vitigni, il Bovale sardo e il Bovale di Spagna detto anche Bovale grande, entrambi giunti in Sardegna dalla penisola iberica intorno al 1300. In uvaggio con Monica e Cannonau entra nella
Doc Mandrolisai; con il Bovale grande nella
Doc Campidano di Terralba o Terralba.
CagnulariUn antico e tipico vitigno che trova il suo ambiente di elezione in una ristretta area localizzata a Nord-Ovest della provincia di Sassari, dove ancora oggi viene coltivato con sistema ad alberello sardo o a basse controspalliere. Dalla vinificazione di questo vitigno prende origine la DOC Alghero Cagnulari.
CannonauIl Cannonau è il vino rosso che, forse più d'ogni altro, richiama immediatamente alla memoria la Sardegna, le sue antiche tradizioni e la sua accogliente ospitalità. La coltivazione del vitigno è diffusa in tutta l'isola, ma trova il suo ambiente d'elezione nelle zone più interne, in particolare l’Ogliastra. La
Doc Cannonau di Sardegna comprende le sottocagorie: "Jerzu", "Capo Ferrato", "Oliena" o "Nepente di Oliena ". Inoltre, in uvaggio con il Bovale sardo e la Monica, partecipa alla
Doc Mandrolisai.
CarignanoLa produzione di questo caratteristico vino è quasi tutta concentrata nel Sulcis, regione compresa fra le ultime propaggini montane della Sardegna sud-occidentale e il mare. Probabilmente furono i Fenici, fondatori dell'antica Solci nell'isola di Sant'Antioco, ad introdurre questo vitigno in Sardegna. Riconosciuto nel 1977 come vino a Denominazione di Origine Controllata, viene commercializzato sotto il nome di Carignano del Sulcis.
GiròVitigno di pregio e grande potenzialità per la produzione di vini da dessert di particolare finezza ed eleganza. Introdotto nel Campidano di Cagliari durante la dominazione spagnola, la sua coltivazione è attualmente limitata a piccolissime aree situate per lo più nel sud dell’isola. La Denominazione d’Origine Controllata del vino Girò di Cagliari nasce nel 1972.
MalvasiaRaffinato ed elegante vino da dessert e da meditazione, spesso decantato per la sua soave e straordinaria eleganza, tradizionalmente considerato simbolo di ospitalità e amicizia, riservato ad occasioni e persone speciali. Da questo rinomato vitigno si producono due vini DOC diversamente caratterizzati: la Malvasia di Bosa e la Doc Cagliari Malvasia.
MonicaIl Monica, é uno dei vitigni sardi di più antica introduzione, è presente, anche se con percentuali diverse, in tutto il territorio isolano in cui risulta coltivato su una superficie complessiva di circa 3000 ettari. Dal vitigno Monica si ottengono due tipologie DOC: Monica di Sardegna e Cagliari Monica. In uvaggio con il Bovale sardo e il Cannonau partecipa alla Doc Mandrolisai.
MoscatoQuesto vitigno è presente in quasi tutte le aree viticole del Mediterraneo; in Sardegna lo troviamo prevalentemente nei terreni calcarei e soleggiati del basso Campidano e della Romangia e sui substrati granitici della Gallura. A queste tre aree viticole corrispondono tre diverse e caratteristiche tipologie di Moscato che si identificano nelle corrispondenti DOC : Cagliari Moscato, Moscato di Sorso-Sennori e Moscato di Sardegna spumante sottodenominazione “Tempio” o “Gallura”.
NascoIl nome dialettale “Nascu” deriverebbe dal latino “Muscus” che significa muschio, a sottolineare l’inconfondibile profumo che si avverte particolarmente nel vino vecchio di qualche anno. Conosciuto quindi già in epoca romana, questo vitigno era diffuso in tutta l’isola sino alla seconda metà del secolo scorso. Dal 1972 è riconosciuta la Denominazione di Origine Controllata Nasco di Cagliari.
NuragusTra i vitigni a bacca bianca della Sardegna, il Nuragus è ancora oggi il più coltivato pur con una graduale tendenza ad una riduzione delle superfici. E' riconosciuta la Denominazione di Origine Controllata Nuragus di Cagliari dal 1975.
SemidanoDalla vinificazione in purezza di questo elegante vitigno si ottiene un vino di grande finezza, generalmente caratterizzato da un luminoso colore paglierino dorato, sentori floreali e fruttati di pesca e albicocca e piacevoli e morbide note gustative ancora di frutta ed erbe aromatiche. La Denominazione di Origine Controllata Sardegna Semidano con la sottodenominazione “Mogoro” nasce nel 1995.
TorbatoVinificato in purezza per ottenere sia l’omonimo vino che la base per una versione spumante, entrambi compresi nella DOC Alghero. Il vino si presenta con un colore paglierino mediamente intenso, sensazioni olfattive che richiamano note marine e minerali ma anche intensi accenni di fiori e frutta bianca; vivo e rinfrescante in bocca.
VermentinoLa Sardegna è certamente terra d’elezione per questo vitigno che, insieme al Cannonau rappresenta l’espressione più tipica della produzione enologica regionale. Il vitigno Vermentino viene attualmente utilizzato per la DOCG “Vermentino di Gallura” e le DOC “Vermentino di Sardegna”, “ Alghero Vermentino frizzante” e "Cagliari Vermentino".
VernacciaQuesto superbo vino, orgoglio della enologia sarda, deve la sua particolarità ad una maturazione ossidativa di almeno 3-4 anni in botti scolme, di rovere o castagno. Oltre alla DOC Vernaccia di Oristano, prima Denominazione riconosciuta in Sardegna nel 1971, da questo tipico vitigno, si ottiene anche un vino bianco giovane che viene commercializzato come IGT “Valle del Tirso”.